giovedì 20 settembre 2012

PCA3 e diagnosi precoce del cancro alla prostata



Uso clinico
-         Ripetizione immediata o meno di biopsie prostatiche negative
-         decisione tra sorveglianza attiva ed intervento in pz con microfocolai
Hessels Nat Rev Urol 2009

Vantaggi
-         alta specificità (non ci sono lesioni benigne e maligne extraprostatiche che producono pca3) Hessels Euro Urol 2003
-         evitare rebiopsie inutili (no rebiopsia se PCA3 è bassa): con cut off 35 sensibilità nella rebiopsia 58% e specificità 72%
Marks Urology 2007
-         identificare carcinomi in pazienti con PSA normale e DRE negativa (da 60 a 100 volte maggiore nel cancro che nell’ipertrofia prostatica): aumenta l’accuratezza del 3%
Chun abstract 2008
-         è indipendente dal volume prostatico (non falsi positivi come il PSA)
Deras J Urol 2008
-         è indipendente dallo stato cronico infiammatorio della prostata
Deras J Urol 2008
-         il valore >25 in pazienti sottoposto a RRP è predittivo di una neoplasia significativa ( per volume tumorale o gleason score)
Nakanishi J Urol 2008
-         il valore >47 in pazienti sottoposto a RRP è predittivo un’estensione extracapsulare con specificità del 94% e sensibilità del 57%
Whitman J Urol
-         La Pca3 è sinergica con gli altri paramentri clinici nel predirre la positività di neoplasia
-         Più i valori sono alti più c’è la probabilità di biopsie positive

Svantaggi
-         Non si conoscono le variazioni della  Pca3 in pazienti in terapia con antiandrogeni (5-a reduttasi)P
-         Non ci sono studi comparativi tra pca3 e altri derivati del PSA (ratio, velocity, density) su specifità e sensibilità nelle rebiopsie

Approcci futuri
Applicazione nella diagnosi precoce del cancro in pazienti con PSA nella norma. Necessità di trias clinici

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